L'ipotesi di una Criptovaluta Euro (stablecoin) per contenere i rischi sistemici del bitcoin

Secondo il Corriere.it, che intervista alcuni membri di ABI e fa riferimento al recente report BCE sul tema delle stablecoin di stato, entro la fine del secondo semestre dovrebbero partire le prime sperimentazioni sull’euro digitale, la moneta elettronica della Banca centrale europea.
Dopo l’allungo della Cina, che ha già avviato dei progetti pilota in quattro città per l’utilizzo sistematico di un renminbi (è la moneta di Pechino) digitale in occasione delle Olimpiadi invernali 2020, tra Europa e Stati Uniti è cresciuta la sensibilità sul tema. Tant’è che nei giorni scorsi il presidente della Fedral Reserve, Jerome Powell, ha detto che il 2021 sarà un anno importante per il dollaro digitale, sottolineando che “potrebbe essere necessaria una qualche forma di autorizzazione da parte del congresso alla banca centrale prima di procedere con qualsiasi sviluppo e lancio di una versione digitale del biglietto verde”.
L’ euro digitale sarà a tutti gli effetti una banconota in formato elettronico, “ma ben diversa dalla moneta digitale che tutti noi conosciamo oggi”, puntualizza Luca Fantacci, condirettore presso l’Unità di ricerca di innovazione monetaria dell’Università Bocconi.
Per utilizzare una carta di debito, di credito o un’App di pagamento è necessario avere un conto corrente.
L’euro digitale, invece, avrà esattamente le caratteristiche del contante.
Sarà disponibile a tutti i cittadini, bancarizzati e non, e potrà essere utilizzato o da un’applicazione scaricabile sul telefonico o attraverso un portafoglio elettronico della propria carta dei servizi.
Il rischio che la moneta elettronica di oggi venga cannibalizzata non è da escludere, “anche se la banca non sarà disintermediata del tutto. Si andrà verso una divisione dei compiti, con tutti i servizi di custodia e amministrazione che continueranno a essere svolti dagli istituti di credito privati”.
Rischio più consistente è che un ricorso eccessivo all’euro digitale possa ridurre i depositi presso la Banca Centrale, ovvero la materia prima con cui si erogano prestiti a famiglie e imprese. Per fare in modo che questo non accada si dovrà evitare un travaso eccessivo di moneta. E, in tal senso, la Bce sta già immaginando di stabilire soglie come oggi esistono per i contanti.