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Jp Morgan individua i criteri di valore per le cripto-valute



Il bitcoin è un asset utile per diversificare il portafoglio, ma che per via della forte volatilità non può essere paragonato al bene rifugio per eccellenza, ovvero l’oro. Così JPMorgan, in un report inviato ai suoi clienti di private banking Usa.

La decisione di JPMorgan di introdurre servizi legati Bitcoin dipenderà dalla domanda dei clienti.

Il documento analizza il modo in cui il bitcoin può essere valutato, applicando tre diverse metriche: il numero di utenti, il valore dell’oro e l’offerta di moneta globale.

Due metodi su tre mostrano valori nettamente superiori a quelli attuali (e non di poco):

  1. Se si applicasse una versione della legge di Metcalfe – il valore di quel bitcoin è proporzionale al quadrato del numero di utenti – varrebbe $ 21.667.

  2. Collegando il prezzo corrente dell’oro alla fornitura massima di 21 milioni di bitcoin, sarebbe valutato a $ 540,814.

  3. Infine, se si considerasse il valore globale del denaro all’offerta massima di bitcoin, sarebbe valutato a $ 1,9 milioni.

Nel frattempo, Goldman Sachs ha riavviato il suo trading desk dedicato alle criptovalute e inizierà a trattare futures bitcoin e non-deliverable forwards (NDF) per i clienti a partire dalla prossima settimana. È quanto riporta l’agenzia Reuters, citando fonti vicino alla banca.

Questo è legato al fatto che gli investitori istituzionali che investono in cripto-valute sono circa 40% del totale.


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